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Il Castello di Roseto Capo Spulico

Il Castello di Roseto Capo Spulico, saldamente impiantato sulla scogliera, risalirebbe al X sec. Infatti per come ricordato da un San Vitale da Castronuovo, è sulla "Petrae Roseti" che il Santo avrebbe fondato un monastero. E' sui ruderi dell'edificio Sacro che è sorto il "Castrum Petrae Roseti nel sec. XI ad opera dei normanni, a quel tempo il castello segnava il confine tra i possedimenti di Roberto il Guiscardo ed il fratello Ruggero 12 (1105-1154), padre di Costanza d'Altavilla, erede del Regno di Sicilia e madre di Federico 11 Hohenstaufen (1194 - 1250). E' nel XIII sec. che fu restaurato e riadattato da Federico II a fortilizio militare, infatti dai Registri angioini si conosce l'entità della guarnigione assegnata alla fortezza che nel 1275 è composta dal castellano, uno scudiero e da dodici guardie lo stesso Federico, a cui il Castello stava molto a cuore, nel proprio testamento, per come riportato nel "Da Monumenta Germaniae Historia, Legum Sectio TV: Tomus 17, n. 274" assegnò il territorio di Porta Roseti al figlio naturale Manfredi mentre tutti i castelli e soprattutto il "templare Petrae Roseti ai figli legittimi i quali saranno anche Re di Gerusalemme. Oggi dopo accurate opere di restauro, risplende come classico esempio di architettura Federiciana di derivazione templare (come risulta dagli ultimi studi). L'ampio cortile cinto da mura merlate è chiuso da un arco che porta Stemmi alchemico-templari come la "Rosa" e i "Gigi" che fanno del "Castrum Petrae Roseti" un Tempio dell'Ordine. Di recente, a completare l'indagine storica basata su stadi degli Archer Zaristi si ha notizia che, nel Castello fu custodita, da Federico II la Sacra Sindone, tale scoperta è avvalorata dagli studi sui lapiedi del castello, che hanno portato alla lettura del segno del "Grifone", appartenuto a Federico II e, al "Sigillo di Salomone" che riproduce quello del Tempio di Gerusalemme.

Autore: testo rilevato da opuscolo turistico

 

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